Il cambiamento climatico espone lavoratrici e lavoratori a specifici rischi per la salute e la sicurezza durante lo svolgimento delle attività lavorative.
Data la necessità di promuovere buone pratiche per prevenire infortuni e malattie professionali, o eventi e condizioni di malessere connessi alle emergenze climatiche, e la necessità di coniugare la prosecuzione delle attività produttive con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con Decreto n. 95 del 9 luglio, ha adottato il "Protocollo quadro per l'adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legate alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro".
Obiettivo del Decreto: garantire l’omogeneità di applicazione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche.
I datori di lavoro dovranno trasmettere alla sede Inps territorialmente competente gli accordi, sottoscritti a livello territoriale con la parte sindacale in attuazione del protocollo, che prevedono l’erogazione di misure di integrazione salariale volte a fronteggiare eccezionali situazioni climatiche.