Come noto l'art. 20 del Decreto legge n. 23/2020 (Decreto "Liquidità") ha introdotto, a favore dei contribuenti che potrebbero subire una riduzione del reddito imponibile del 2020 a causa dell'emergenza sanitaria dovuta dal "Coronavirus", la possibilità di calcolare e versare gli acconti dovuti utilizzando il metodo "previsionale" anziché quello "storico", senza applicazione di sanzioni e interessi in caso di insufficiente versamento delle somme dovute.
La possibilità di versare gli acconti Irpef, Ires e Irap 2020 in misura inferiore, chiarisce l'Agenzia Entrate, deve intendersi riferita all'importo degli acconti complessivamente dovuti e, di conseguenza, vale per entrambe le rate degli acconti (giugno e novembre). Tale importo, infatti, si calcola nel mese di giugno ma si versa in una o due rate, a seconda che l'importo dovuto superi o meno una certa soglia.
Ricorso avverso avviso di accertamento. Eccezione di decorso del termine decadenziale
La sospensione di cui all'art. 67. D.L.n.18/2020, pari ad 85 giorni non può essere considerata operante, come confermato dalla stessa Agenzia delle entrate nella circolare 20.08.2020, n. 25, secondo cui "…può ritenersi ormai superata ….” in quanto lo stesso periodo (8 marzo - 31 maggio 2020) è ora ricompreso nel più ampio arco temporale in cui opera la proroga dei termini di decadenza disciplinata dall'articolo 157, D.L. n. 34/2020.
Ricorso avverso cartella di pagamento. Eccezione di decorso del termine decadenziale
Nell’interpretazione degli enti di riscossione, dalla lettura combinata della normativa emergenziale da Covid-19, con riferimento ai termini di prescrizione e decadenza, l’agente avrebbe la possibilità di procedere legittimamente alla notifica dei ruoli affidati beneficiando della proroga per tutti i carichi il cui decorso dei termini ha interessato l’annualità 2020.
Ricorsi per decadenza dei termini: avviso di accertamento e cartella di pagamento
Due modelli di ricorso utili a eccepire la decadenza del potere impositivo e di riscossione dell’amministrazione finanziaria, nei casi di notifica tardiva di avvisi di accertamento e cartelle di pagamento, anche alla luce della normativa emergenziale COVID-19.
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