Entro il prossimo 2 ottobre 2023, i registratori telematici e i Server RT dovranno essere aggiornati per consentire l’attuazione della c.d. “lotteria degli scontrini istantanea” e in particolare per poter poter generare e stampare un codice bidimensionale su tutti i documenti commerciali di importo pari o superiore a 1 euro pagati interamente in modalità elettronica.
Per partecipare alla lotteria, gli acquirenti dovranno scaricare e installare sui loro smartphone un’applicazione denominata “Gioco legale”: scansionando il codice bidimensionale riportato sui documenti commerciali parteciperanno al concorso. In caso di vincita, sarà l’app stessa ad avvisare il cliente e questi potrà riscuotere il premio presso uno degli esercizi abilitati entro 30 giorni.
Attualmente non è ancora nota la data di avvio della lotteria istantanea perché manca il necessario provvedimento interdirettoriale. L’Agenzia Entrate ha però fissato al 2 ottobre 2023 il termine entro il quale gli strumenti di rilevazione dei corrispettivi dovranno essere adeguati.
Ricorso avverso avviso di accertamento. Eccezione di decorso del termine decadenziale
La sospensione di cui all'art. 67. D.L.n.18/2020, pari ad 85 giorni non può essere considerata operante, come confermato dalla stessa Agenzia delle entrate nella circolare 20.08.2020, n. 25, secondo cui "…può ritenersi ormai superata ….” in quanto lo stesso periodo (8 marzo - 31 maggio 2020) è ora ricompreso nel più ampio arco temporale in cui opera la proroga dei termini di decadenza disciplinata dall'articolo 157, D.L. n. 34/2020.
Ricorso avverso cartella di pagamento. Eccezione di decorso del termine decadenziale
Nell’interpretazione degli enti di riscossione, dalla lettura combinata della normativa emergenziale da Covid-19, con riferimento ai termini di prescrizione e decadenza, l’agente avrebbe la possibilità di procedere legittimamente alla notifica dei ruoli affidati beneficiando della proroga per tutti i carichi il cui decorso dei termini ha interessato l’annualità 2020.
Finanziamento S.r.l. da parte dei soci
La prassi del finanziamento dei soci a favore della propria società è assai diffusa in Italia, rappresentando una forma di sostegno finanziario alternativa all'aumento di capitale o al ricorso a prestiti bancari.
La raccolta del risparmio tra il pubblico, che è vietata ai soggetti diversi dalle banche e dagli altri intermediari finanziari autorizzati ed è sanzionata anche penalmente, trova eccezione per i finanziamenti dei soci alla propria società.
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