Sul sito internet del MEF (Dipartimento delle Finanze) è stato pubblicato l'aggiornamento dell'Osservatorio sulle partite Iva relativo al terzo trimestre 2020, che vede l'apertura di 104.904 nuove partite Iva, con un incremento di circa il 3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Rispetto al trimestre precedente, poi, l'aumento è stato decisamente più consistente (+10,2%), e può essere interpretato come una sorta di "rimbalzo" dopo il periodo di lockdown.
Le nuove aperture di partita Iva riguardano principalmente le persone fisiche (71,1%), seguite dalle società di capitali (21,9%), dalle da società di persone (3%) e dalla quote dei "non residenti" ed "altre forme giuridiche", che rappresenta complessivamente il 4% del totale delle nuove aperture.
Come di consueto, il commercio ha registrato il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 21,5% del totale, seguito dalle attività professionali (15,2%) e dalle costruzioni (10,1%).
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Ricorso avverso avviso di accertamento. Eccezione di decorso del termine decadenziale
La sospensione di cui all'art. 67. D.L.n.18/2020, pari ad 85 giorni non può essere considerata operante, come confermato dalla stessa Agenzia delle entrate nella circolare 20.08.2020, n. 25, secondo cui "…può ritenersi ormai superata ….” in quanto lo stesso periodo (8 marzo - 31 maggio 2020) è ora ricompreso nel più ampio arco temporale in cui opera la proroga dei termini di decadenza disciplinata dall'articolo 157, D.L. n. 34/2020.
Ricorso avverso cartella di pagamento. Eccezione di decorso del termine decadenziale
Nell’interpretazione degli enti di riscossione, dalla lettura combinata della normativa emergenziale da Covid-19, con riferimento ai termini di prescrizione e decadenza, l’agente avrebbe la possibilità di procedere legittimamente alla notifica dei ruoli affidati beneficiando della proroga per tutti i carichi il cui decorso dei termini ha interessato l’annualità 2020.
Finanziamento S.r.l. da parte dei soci
La prassi del finanziamento dei soci a favore della propria società è assai diffusa in Italia, rappresentando una forma di sostegno finanziario alternativa all'aumento di capitale o al ricorso a prestiti bancari.
La raccolta del risparmio tra il pubblico, che è vietata ai soggetti diversi dalle banche e dagli altri intermediari finanziari autorizzati ed è sanzionata anche penalmente, trova eccezione per i finanziamenti dei soci alla propria società.
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