Il direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, nel corso dell'audizione del 24 novembre 2020 davanti alla VI Commissione Finanze della Camera dei deputati riguardante la tracciabilità dei pagamenti e la semplificazione dei relativi adempimenti, ha fatto il punto sulle misure esistenti ed in programma per incentivare esercenti e contribuenti ad abbandonare progressivamente l'utilizzo del contante.
L'obiettivo del piano "Italia Cashless" è, infatti, quello di incentivare l'utilizzo di strumenti di pagamento elettronici in settori in cui il contante è ancora troppo diffuso attraverso l'attuazione di diverse misure, quali:
L'impiego degli strumenti elettronici di pagamento, spiega Ruffini, porta a diversi vantaggi sia per i consumatori, che potrebbero scegliere modalità di pagamento più rapide e sicure, che per gli esercenti, per i quali la "gestione" del denaro contante è onerosa e rischiosa, e anche per lo Stato, in quanto stimolo all'emersione di base imponibile e di contrasto all'evasione fiscale e, conseguentemente, di rilancio dell'economia.
L'abbandono progressivo del contante rappresenta la premessa per la modernizzazione del Paese, dichiara ancora Ruffini, ma anche uno stimolo all'innovazione e all'economia digitale. Si tratta di porre le basi per una nuova "cultura fiscale".
Ricorso avverso avviso di accertamento. Eccezione di decorso del termine decadenziale
La sospensione di cui all'art. 67. D.L.n.18/2020, pari ad 85 giorni non può essere considerata operante, come confermato dalla stessa Agenzia delle entrate nella circolare 20.08.2020, n. 25, secondo cui "…può ritenersi ormai superata ….” in quanto lo stesso periodo (8 marzo - 31 maggio 2020) è ora ricompreso nel più ampio arco temporale in cui opera la proroga dei termini di decadenza disciplinata dall'articolo 157, D.L. n. 34/2020.
Concordato preventivo biennale persone fisiche 2025-2026
Il DM MEF del 28 aprile 2025 ha definito la metodologia in base alla quale l’Agenzia Entrate formulerà ai contribuenti potenzialmente interessati la proposta di concordato preventivo per il biennio 2025/2026 e che non hanno quindi già un’adesione in corso per il biennio 2024/2025.
E’ già disponibile anche il software “Il tuo ISA 2025 CPB”, che consente di effettuare i calcoli e di trasmettere sia i modelli relativi agli indici sintetici di affidabilità fiscale sia l’eventuale adesione della proposta di concordato preventivo biennale.
Abbiamo quindi pubblicato il nuovo foglio di calcolo Excel per valutare la convenienza a aderire al concordato preventivo biennale 2025-2026 da parte delle Persone Fisiche titolari di partita IVA individuale.
Il foglio di calcolo consente di simulare, una volta ricevuta la proposta dall’Agenzia Entrate, la convenienza di adesione, in termini di risparmio di imposte e di contributi previdenziali, in ragione delle previsioni di reddito per il prossimo biennio (2025 e 2026), anche in base a diversi scenari, per i seguenti casi:
Modello di memoria difensiva contro uno schema d’atto 2025
Ricevere uno "schema d'atto" dall'Agenzia Entrate può essere un momento delicato, ma è anche un'opportunità per presentare la propria posizione prima che l'atto diventi definitivo. Prima di redigere la memoria difensiva, è fondamentale prestare attenzione a diversi aspetti chiave per massimizzare le possibilità di successo.
Sono fondamentali alcuni passaggi:
La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.
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